lunedì 21 luglio 2014

Una buona idea

Una buona idea.

Perché in fondo di questo si tratta. Una buona idea. Già, perché le buone idee nascono sempre dall'incontro e, perché no, dallo scontro, ma comunque da un confronto.

La costituzione di un'associazione può sembrare ai più un evento che si connota di una frequenza tale da renderlo quasi banale, per lo più riconducibile alla volontà di alcuni rispetto al fare quella o quell'altra iniziativa, ma in questo caso gli "Amici del Castello" hanno fatto qualcosa di più; qualcosa di più rispetto a quanto notoriamente evoca l'associazionismo non speculativo, perché al di là delle regole, necessariamente da seguire, nonché delle definizioni rispetto a cosa si intende per "Associazione di Promozione Sociale", questo gruppo ha incarnato la sostanza della partecipazione de quo, che l'uomo di strada meglio di tutti definisce; si tratta di partecipazione, di aggregazione, di condivisione. E allora come spiegare tutto ciò?

Questo post inaugurale vuole, pertanto, per volontà di chi scrive, trovare la via che meglio si presta al fine di rappresentare la realtà sostanziale piuttosto che formale che caratterizza questo gruppo.
Onerato ed onorato in questo senso, ho pensato e ripensato a quali potessero essere le parole più adatte, concludendo, tuttavia, che dovrebbero essere i sentimenti a dettarle - le parole. E quando si parla di sentimenti racchiusi nelle parole, io penso alla musica; sono in particolare le note e le parole di un cantautore italiano al quale sono molto legato che ben riassumono l'iniziativa "innescata" da tredici ragazzi (dei quali faccio orgogliosamente parte) a Castello delle Forme, il nostro piccolo borgo, che da troppo tempo era "orfano di valide occasioni" citando il testo di Niccolò Fabi; e le valide occasioni, nel nostro caso, sono arrivate da chi a Castello delle Forme non è nato, ma l'ha conosciuto da lontano, l'ha visitato, l'ha amato ed in un certo senso "sposato". A queste persone dobbiamo la valida occasione che doveva necessariamente essere raccolta da chi, invece, è nato in questo paese e certamente, pur amandolo, non l'ha adeguatamente curato.

Ma le persone di buon senso guardano avanti e Francesco, Edoardo e gli altri (che non cito per esigenze di sinteticità) hanno formalizzato tutto ciò.

L'inerzia che ha contraddistinto questo ultimo periodo pare improvvisamente essersi interrotta. Gli animi sopiti dei più e meno giovani risvegliati. All'improvviso l'entusiasmo, e si sa, l'entusiasmo è contagioso, come stiamo felicemente osservando in questi giorni. E se i primi passi degli amici del castello hanno scosso una popolazione che pareva arresa ad una pesante ed egoistica quotidianità, allora vuol dire che le buone idee hanno ancora un senso, tanto più a Castello delle Forme orfano si di una valida occasione ma non altrettanto di "cibo sano e delle sane discussioni" né delle storie e dei racconti degli anziani.
Siamo padri di una buona idea. In bocca al lupo Castello delle Forme.

Uno degli "Amici"

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